DE.fragmentation/GRO

#Group Show: 14/03/2014 - 13/04/2014 @ GRO galleri, Jakobstad (Finland)

10.03.2014

DE.fragmentation/GRO

14/03/2014 - 13/04/2014
GRO galleri, Campus Allegro, Jakobstad, Finlandia
a cura di BridA/Tom Kerševan, Sendi Mango, Jurij Pavlica

Artisti: 
Florian Grond, Marotta & Russo, Irena Pivka, Brane Zorman, Arjan Pregl, Marcin Ramocki, Christian Rupp, Owen Smith, Igor Štromajer, Joakim Hansson, Tom Kerševan, Jurij Pavlica, Sendi Mango.



“Deframmentazione” è un termine che proviene dalla tecnologia. Più precisamente, esso è relativo al sistema di archiviazione dati dei computer e riguarda il processo di riorganizzare dei dati al fine di accelerare il loro recupero. Riflettendoci, questo tipo di ottimizzazione significa semplicemente un uso più efficiente delle potenzialità di tale dispositivo. Potenziale non è solo qualcosa che è previsto come parte della progettazione del prodotto, esso ha un valore massimo, finito. Sulla base di specifici parametri esso è determinato solo dai bisogni e dall’inventiva/creatività esistenti. Riorganizzando i dati sul disco del computer, e quindi prendendo in considerazione l’ambiente del dispositivo e la sua storia di archiviazione, creiamo nuovi stati elettrici, che significano un migliore dispositivo e progresso rispetto al precedente stato.

Il tempo e lo spazio che l’arte contemporanea occupa e in cui si manifesta possiede un suo proprio potenziale. L'artista applica la propria creatività per ridisporla in differenti strutture astratte e materiale. Esso si basa su di una limitata quantità di spazio e di tempo per l’unica ragione di provocare un cambiamento in un momento determinato e opportuno. Questo cambiamento non è irrilevante, perché significa progresso. Nel contesto delle opere e degli artisti in mostra, la deframmentazione è dunque una parola che mette in evidenza il processo come un qualcosa che necessariamente migliora lo stato precedente, come un'invenzione, come arte.

Text by BridA/Tom Kerševan, Sendi Mango, Jurij Pavlica